Chi siamo
Ci siamo conosciuti al Master in Europrogettazione della Venice International University qualche anno fa, abbiamo scritto insieme il nostro project work per il diploma e da allora abbiamo continuato a lavorare insieme. Siamo Massimo e Michelangelo, abbiamo più o meno la stessa età e, prima di incontrarci, abbiamo avuto esperienze complementari: grandi aziende, tecnologia, strategia, marketing e comunicazione insieme a sviluppo territoriale, associazionismo, terzo settore e impegno sociale. Nella nostra vita professionale abbiamo avuto modo di costruire una rete di relazioni variegate ed eterogenee, un ambiente che ci permette di coinvolgere nuovi partner e di conoscerne altri ancora seguendo varie direzioni, un altro asset importantissimo per svolgere al meglio il nostro lavoro quasi sempre basato sul gruppo. Questa varietà, di esperienze, relazioni, vedute è forse il maggior valore che Xcamp offre.
Massimo Coa
La carriera di Massimo rappresenta un percorso dinamico attraverso molteplici settori, caratterizzato da una costante attenzione alle novità e all’innovazione. Dedizione ed esperienze variano e hanno portato a realizzare progetti di rilevanza economica e sociale. Oggi, è competente in Europrogettazione, marketing, microeconomia e valorizzazione turistica dei beni culturali e territoriali. Parla e scrive in inglese, è abile nell’uso di vari software informatici. La sua carriera multiforme dimostra una passione incessante per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.
Alla fine degli anni ’80, Massimo inizia a lavorare per la CEDAC (Circuito Teatrale Regionale della Sardegna), realizzando servizi per il teatro club destinati agli abbonati della stagione di prosa. Questo progetto comprendeva accordi con diversi interlocutori: la collaborazione con la casa d’aste Finarte per la stima delle opere d’arte degli associati; l’accordo con la Centromed Viaggi per partecipare alla stagione dell’Arena di Verona; il servizio taxi davanti al teatro; la collaborazione con la Cantina Sociale di Monti per omaggiare una selezione di vini per il rinnovo dell’abbonamento.
Nei primi anni ’90, Massimo si cimenta nel marketing dei servizi turistici. Come responsabile marketing per la Tanit Viaggi di Carboni, sviluppa un progetto sui riti religiosi e le sagre equestri della Sardegna. Questo progetto gli consente di partecipare al percorso formativo per quadri e dirigenti della PA “Insediamenti Turistici 2” organizzato dal Formez. In questo periodo, elabora un percorso didattico intitolato “Pastoralismo e archeologia del paesaggio agrario”, incentrato sui territori del centro Sardegna. Su incarico della Centromed Viaggi, studia il funzionamento del Parco Nazionale d’Abruzzo e del Parco Nazionale del Circeo, da cui scaturisce l’organizzazione di un coordinamento didattico con esperti di varia estrazione per inserire i temi dell’Educazione Ambientale nelle esperienze turistiche di carattere didattico.
Alla fine degli anni ’90, come consulente e poi amministratore unico di Ambientazione Srl, Massimo collabora con l’Ires Piemonte sui temi della valorizzazione delle competenze immateriali delle comunità locali. Progetta e realizza la rete ecomuseale della Barbagia di Seulo e dell’asta media del Flumendosa, diventando referente turistico per la rete nazionale Mondi Locali – Local Worlds.
Nei primi anni 2000, in concomitanza con l’adesione italiana alla Convenzione Europea del Paesaggio (CEP), partecipa alla realizzazione delle “Giornate nazionali del paesaggio” con la rete Mondi Locali. Fonda il consorzio alberghiero “MontagnaSarda” che diventa socio del Gal – Sarcidano Barbagia di Seulo, attivo nella prima versione del Sistema Turistico Locale del Sud Sardegna.
Nel 2012 è inserito nel coordinamento turistico regionale della Legacoop Sardegna per cui redige il Piano Strategico del Turismo PST2012/2015. In questo periodo, il suo interesse per il terzo settore lo avvicina alle associazioni che affiancano il Servizio Sanitario Nazionale nelle attività alternative di cura e assistenza ai soggetti fragili.
Dal 2014 Massimo, come project manager e successivamente presidente della ASD “Andalas De Amistade Trekking”, organizza edizioni del convegno di Montagnaterapia “Sentieri di Libertà. Progetta la mostra itinerante sui temi della lotta allo stigma delle malattie mentali. Nel 2018, dopo l’adozione della direttiva MSP (Maritime Spatial Planning), elabora il Festival Diving “Il Paesaggio Marino secondo me” per l’AMP Isola Dell’Asinara, inserito nel progetto Interreg Maritime IT Fr “Neptune”. Collabora con la FIAS e la Fipsas per realizzare le prime edizioni del Festival Diving. Negli ultimi anni, Massimo ha sviluppato programmi di trekking per la fruizione e lettura del paesaggio rurale e periurbano dell’area metropolitana di Cagliari e del sud Sardegna. Di recente ha elaborato una proposta incentrata sull’eredità turistica di relazione per la valorizzazione delle filiere del turismo culturale, presentata dal Consorzio Turistico Golfo dell’Asinara alla borsa Mirabilia. Attualmente, risiede a Gorizia, dove è consulente della Onlus La Tempesta dislocata nel Parco Basaglia, supportando la comunità nell’ampliamento delle attività sociali.
Michelangelo Altamore
Sono sempre stato curioso, e questo mi ha portato a cercare nuove cose da fare. Per più di venti anni ho innovato in azienda, iniziando dalla ricerca e sviluppo per poi fare innovazione tecnologica, di servizio, di mercato. La cosa che più mi divertiva, e mi diverte ancora, era iniziare nuovi progetti – a partire dall’idea – portarli a regime, avviarli verso la fase di sviluppo; questo mi diverte ancora ed i progetti di Xcamp soddisfano le mie curiosità.
Non saprei dire se sono curioso per indole o per educazione: sicuramente, avere studiato matematica all’università mi ha dato una forma mentis adatta allo scopo e la passione per la lettura ha poi fatto il resto: nel mio modello, quando decido di fare qualche cosa, prima indago la teoria e poi cerco la pratica. E così, dopo la laurea, dato che volevo capire meglio il mondo dell’azienda, ho frequentato una Business School per prendere un MBA.
Tra i tanti nuovi progetti che mi sono capitati, l’ultimo (in azienda) è quello che mi ha cambiato la vita: avviare un Corporate Venture Capital e sviluppare il sistema italiano dell’innovazione. Divertimento massimo, all’interno del mio progetto c’erano centinaia di nuovi progetti, curiosità all’ennesima potenza! In quel periodo ho capito che il nuovo non era soltanto questione di business ma c’era – c’è ancora – la possibilità di cambiare le cose anche in maniera più radicale, direi politico nel senso nobile del termine. Tanto che dopo qualche anno l’azienda per cui lavoravo – che era un marchio particolarmente ingombrante – mi è diventata stretta ed ho deciso di lasciare quel mondo e fare qualcosa per conto mio.
Le prime cose che ho fatto sono state tornare a Palermo – la città dove sono nato e cresciuto – e cominciare a lavorare con le scuole: sono convinto che il capitale umano sia l’asset più importante della società e che bisogna iniziare a coltivare questo patrimonio da subito. La scuola, oltre all’istruzione, dovrebbe proporre modelli e percorsi per lo sviluppo degli individui e il mondo dell’innovazione propone tanti bei modelli, cose come l’economia della condivisione o della solidarietà, che magari spesso ci sfuggono ma che sono lì, davanti ai nostri occhi.
Nel 2013 organizzo una Startup Weekend a Palermo, che finisce ospitata in una scuola occupata, il Vittorio Emanuele III, e quando gli occupanti vedono i “grandi” che si divertono ad inventare ci chiedono di organizzare qualcosa di simile anche per loro. Nasce un ciclo di una decina di laboratori con l’obiettivo di preparare il pitch di una nuova azienda – di qualsiasi tipo: gaming, impegno civico, acquari, i ragazzi hanno proposto di tutto – rivolto a chiunque volesse partecipare a prescindere da classi, età, rendimento scolastico. È stato un bel successo, gli studenti si sono divertiti e il metodo funzionava: due team di studenti palermitani finirono a presentare i loro progetti a Monza, l’evento finale di una startup competition riservata agli studenti universitari (ed hanno fatto un’ottima figura, direi). L’iniziativa è stata premiata come uno dei migliori progetti di alternanza scuola lavoro – che ancora non era obbligatoria – dal ministero; ne abbiamo fatto altre due edizioni, di cui una riservata ai docenti delle scuole della provincia, gli interventi in aula erano però il nucleo del progetto.
Con l’obbligo dell’Alternanza Scuola Lavoro è nata una piattaforma sperimentale: portare il metodo on-line e metterlo a disposizione delle scuole. È stata l’occasione per provare formule, argomenti, lavoro in classe o a distanza, tutor e mentor e quant’altro. Quattro campagne (anni scolastici), tremila studenti in dieci scuole tra Palermo, Napoli e Marsala, collaborazioni con Università, musei, aziende e altro, anche questo uno dei migliori progetti nazionali di alternanza Scuola Lavoro.
Dopo la pandemia la mia curiosità mi ha portato dalle parti dei progetti europei: tantissimi, sugli argomenti più disparati, costanti nel tempo. Mi sono iscritto ad un Master in Progettazione e Gestione di progetti europei della università Internazionale di Venezia, dove ho incontrato Massimo, e abbiamo iniziato a scrivere insieme; oggi continuo questa avventura, ho cambiato compagni di viaggio, la tecnologia è diversa, anche gli ambiti sono cambiati – non solo scuola, non solo alternanza scuola lavoro o percorsi trasversali etc. – però è rimasta la curiosità ed il divertimento di lavorare soprattutto con i più giovani e parlare di innovazione – che poi è parlare un po’ di tutto quello che ci circonda.
Xcamp s.r.l.s.
P.I. IT06850720829